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Quando arriva la guerra

2023-10-25 17:52

Marzia C.

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Quando arriva la guerra

Quando il conflitto prende vita e le ostilità si trasformano in battaglie significa che ormail’odio e la ferocia serpeggiano ovunque.

Le ostilità si trasformano in battaglie

Quando il conflitto prende vita e le ostilità si trasformano in battaglie significa che ormai
l’odio e la ferocia serpeggiano ovunque. E negli scatti di Roberto Pestarino sul terzo
Cavaliere dell’Apocalisse, ossia “la Guerra”, le armi non mancano e nemmeno gli sguardi
crudeli e smarriti.
Il fotografo ha saputo tradurre con 3 foto uno dei difetti più atroci dell’umanità. Con il suo
stile artistico e in questo caso quasi teatrale, ha saputo offrire un trittico sulla Guerra
davvero coinvolgente.
Combattere è purtroppo l’attività preferita dall’uomo. Da sempre fronteggia il suo simile per
qualsiasi motivo fino a raggiungere limiti indicibili. Così, tra i Progetti Maggiori di Roberto
Pestarino troviamo i 4 Cavalieri dell’Apocalisse e per spiegare al meglio le sue foto
aggiunge “ Apocalisse si, ma non oggi” e poi ancora “ Tra passato, presente e idee per
vivere meglio”.

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Il terzo Cavaliere dell’Apocalisse è quello della “Guerra”

L’artista ha pensato di collocare a sinistra del trittico fotografico lo scatto del soldato del
‘600 che punta il fucile in direzione di un militare moderno. Lo stesso si trova fuori dalla
cornice di legno. Quindi, il passato all’interno della cornice, mentre il presente è fuori.
Come se la medesima incorniciatura rappresentasse il tempo: quello lontano oppure più
vicino. In effetti, anche al giorno d’oggi la guerra continua.
L’arte fotografica di questo artista non smette mai di stupirci, tanto che nella foto al centro
il Cavaliere dell’Apocalisse in questione raduna tutti i suoi uomini per fronteggiare il
nemico con più forza. Ecco allora un insieme di moschettieri in posa di attacco con le armi
puntate. Mentre nella terza e ultima foto del trittico il combattente abbandona il campo,
non per negligenza, ma perché ha capito che questo atteggiamento sarà la nostra
salvezza.

Una scenografia preziosa

Una nota da mettere in evidenza è proprio quella della scena allestita per scattare le foto. I
costumi e i colori, ma anche le luci, le ombre e gli oggetti presenti sono alquanto geniali e
appropriati. Poi, la bravura e l’estro del fotografo hanno contribuito ad immortalare e
rappresentare l’argomento al meglio.
Il modello della fotografia in se stesso è composto da una cornice sottile marrone e da un
telo bianco drappeggiato come sfondo. Sullo stesso le ombre si alternano e completano la

visione. È presente pure una bandiera e il consueto riquadro superiore che mostra un raro
dipinto con i 4 cavalli dei Cavalieri dell’Apocalisse.
Ma come non elogiare i costumi dei moschettieri, la divisa del guerriero seicentesco e
quella piuma sul cappello dell’antico soldato che a testa bassa capisce quanto sia
negativo un conflitto. E così, come se fossimo a teatro o davanti ad una rappresentazione
tipica dell’epoca, la guerra si evolve e si intreccia nel suo susseguirsi ardimentoso e nello
stesso tempo orribile.
I tre scatti di questo Cavaliere rivelano nella loro nitidezza e splendida semplicità come sia
possibile trovare una soluzione concreta. Perché quando le ostilità si trasformano in
battaglie e si ripetono nel tempo urge trovare un rimedio.